venerdì 14 marzo 2014

Cesta di Natale - Musetto con Lenticchie in Coccio

Spesso usando i prodotti delle bellissime ceste di Natale restiamo metodicamente delusi dai scarsi risultati che riusciamo ad ottenere. Secondo me il peggiore è il musetto precotto che ogni anno ci ostiniamo a riprovare, in nostro aiuto abbiamo la farsa che mangiando lenticchie a capodanno l'anno nuovo ci porterà più soldi... almeno distogliamo l'attenzione dal piatto.
   Quindi come valorizzare un piatto che normalmente ha i risultati di un salame bollito esaltandone, al contrario, le sue straordinarie peculiarità?
Cambiando pentola. Impariamo ad usare le pentole in coccio.
Inanzi tutto dobbiamo trovarne una, puntiamo come sempre sulla qualità, la qualità ripaga (quasi) sempre.
Dopo di che compriamoci un rompi fiamma, la fiamma diretta dei fornelli potrebbe incrinare il coccio.
La cosa più importante della cottura in coccio è quella che adesso chiamano "tecnica di cottura a bassa temperatura" ma che una volta era normalmente usata per cucinare le carni più svariate.
Quindi usiamo la fiammella piccola del gas e ... teniamola al minimo, come da foto.
Il coccio, per le sue proprietà, distribuirà il calore in maniera uniforme creando una camera di cottura omogenea.
La "tecnica di cottura a bassa temperatura" oggigiorno si basa su cotture a 75° circa, il nostro coccio le supererà, ma il principio è simile e lo scopo è quello di evitare che le alte temperature brucino alcuni legami proteici delle carni rendendole dure.
Un musetto non è certo un tacchino, ma avrà anche lui i suoi bei benefici.

Procediamo con "l'impentolamento". Posizioniamo il coccio sul rompi fiamma a fuoco minimo, goccino d'olio d'oliva per olearlo e prottegerlo.
Apriamo il musettino dalla confezione e posizioniamolo all'interno con tutto il suo grasso.
Dal sacchettino delle lenticchie usiamone meno della metà e cospargiamole dentro la pentola.
Le lenticchie assorbirano il grasso in eccesso e l'acqua, aggiungiamo un po' di acqua leggermente salata o del brodo di verdure senza glutammato.
Aggiungiamo a piacere poco aglio, poco sale, pepe nero, timo, maggiorana, un paio di spruzzi di vino bianco e la cosa più importante un bel ramotto di rosmarino fresco. Il rosmarino assieme al vino deodorerà il nostro piatto dagli odori grassi.
Se il fuoco è davvero basso non dovrebbe attaccarsi al fondo, tuttavia controlliamolo ogni 15 minuti, mescoliamolo delicatamente e verifichiamo che le lenticchie siano umide a sufficienza.
Coperchio e tre ore di cottura.
Il risultato è garantito, gli ospiti non avranno mai mangiato un musettino così morbido, sgrassato e profumato.
Ciccio e ... Sazio ;)













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