
Credo che questa pianta sia nota a tutti, molti la chiamano nel veneziano "radicio de can", è onnipresente in tutti i giardini e spazi incolti, tanti la mangiano e altrettanti ne esaltano le proprietà officinali.
Ma, credo, pochi ne hanno mangiato i fiori...
Cerchiamola nel giardino e avviamoci alla raccolta, dobbiamo trovare l'infiorescenze di età diverse, dai boccioli ancora chiusi privi di parte gialla fino al fiore formato e pronto. Lo scopo è quello di mescolarne i sapori altrimenti tutto fiori o tutto boccioli non diventa speciale...
Una volta raccolti ricordiamoci che come tutte le erbette di campo, non essendo nel nostro orto, potrebbero essere particolarmente sporche, quindi laviamole molto bene anche in acqua corrente.
Inoltre assicuriamoci sempre che le aree di raccolta non siano notoriamente inquinate.
Una volta lavate, pulite dalle parti di scarto mettiamole in una ciotola di acqua e sale e lasciamole qualche ora a riposo, questa è una buona norma generale che ci aiuta ad eliminare insetti e parassiti che sciacquando normalmente non vengono via.
Fiori di Dente di Leone in ammollo con acqua e sale |
In una pentolina rosoliamo i pezzetti di una cipollina con del'olio d'oliva non troppo fragrante, questo per evitare di coprirne i sapori.
Quando la cipolla è imbiondita, ma non bruciata, aggiungiamo i boccioli di Dente di Leone, sciacquati ed ancora umidi, pepiamo un pochino con pepe nero.
Lasciamo scaltrire bene a fuoco medio/basso per poi aggiungere quasi tutto il brodo che ci servirà, nel dubbio mettiamone poco, lo aggiusteremo dopo facendo più attenzione al riso che non si attacchi.
Per quanto riguarda il brodo ognuno ha il proprio sistema, può essere solo acqua leggermente salata, acqua e dado vegetale (senza glutammato) o brodo di verdure già pronto in tetrabrick (sempre senza glutammato e conservanti aggiunti).
Aspettiamo che raggiunga il bollore, versiamoci il riso e mescoliamo delicatamente, attenzione così facendo il riso assorbirà velocemente il brodo attaccandosi sul fondo.
Teniamo sempre ben mescolato finché non è pronto, spegniamo il fuoco, controlliamo il salato, manciata di grana padano, goccio di olio d'oliva a crudo e mescoliamo con energia per mantecarlo.
Serviamolo a tavola, come sempre accompagnato da grana grattugiato a parte.
Ciccio ... e Sazio ;-)
Risotto Primavera ai Fiori Gialli di Dente di Leone |
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