martedì 31 marzo 2020

Consumiamo quel vecchio liquore che è là fermo da decenni sulla mensola

Oggi diamo un sapore nuovo alle nostre fettine di maiale, consumando un vecchio liquore che abbiamo in casa da troppo tempo, io ho trovato una bottiglia di vodka al limone e mi pare perfetta.

Prendiamo delle fettine di maiale e una vaschetta meglio se in vetro, magari una pirofila ...
Il concetto di base è quello della marinatura, quindi ammorbidiamo le fettine con una salamoia di poca acqua, sale, erbette aromatiche a scelta, un goccio di olio di oliva e come parte acida un liquore a nostro gusto. Se usiamo un distillato come un whisky o una vodka secca otterremo un effetto abbastanza neutro, col rum già diamo un tono più preciso e se usiamo invece dei liquori aromatizzati avremmo un interessante effetto di caramellizzazione degli zuccheri.

Lascia il tutto coperto in frigo almeno per un oretta ma io consiglio di prepararlo a pranzo (visto che stiamo già sporcando la cucina) per cucinarlo a cena.
Assicurati che la carne sia sempre ben bagnata dalla marinatura, ogni tanto girala.

Per la cottura usa una padella, meglio se antiaderente, ben calda e dai una bella scottata ad entrambi i lati della carne sgocciolata aiutandoti con poco olio, poi aggiungici la salsa di marinatura e portala a fine cottura finche non si addensa un pochino tenendola morbida.

In alternativa alla padella, per un effetto più rustico,  scalda bene una bistecchiera magari in ghisa, appoggiaci sopra le fettine sempre ben sgocciolate e cucinatele ad alta temperatura per qualche minuto su entrambi i lati, non serve cucinarla troppo, la carne è più buona se rimane sugosa all’interno.
Nel frattempo metti la pirofila con ancora i liquidi della marinatura (ma senza le fettine che sono in cottura) nel microonde e falla bollire un minuto o due, in questo modo sterilizziamo il tutto, facciamo evaporare l’alcool del liquore e addensiamo la marinatura formando una salsa di condimento.
in alternativa ovviamente possiamo utilizzare una padellina antiaderente per ottenere lo stesso risultato ... ma avremmo un oggetto in più da lavare.
Dopo cotte rimetti le fettine nella pirofila e servile direttamente come centro tavola o se preferisci impiantale recuperando un po’ di salsina.

Ciccio e sazio ;-)


lunedì 30 marzo 2020

Mangiare la Tàrtare

Salve, oggi vi propongo uno dei miei piatti preferiti, la tartàre, facile da fare e buonissima da mangiare e semplice da digerire. In piccole porzioni può essere un ottimo antipasto o un po' di più come secondo piatto.
Ovviamente bisogna apprezzarne la carne cruda, con la quale bisogna creare un legame quasi primordiale, chi non capisce questo non potrà mai mangiarla.

Innanzitutto la carne, ovviamente bovina, potete procuravi la tartare già pronta al supermercato o dal macellaio, in alternativa se la volete macinare voi assicuratevi della freschezza, la carne cruda può essere molto pericolosa se non si seguono le corrette procedure, la prima regola è avvisare il macellaio che la carne che ci serve è destinata a tartàre lui ci consiglierà su freschezza e taglio.
Ma chi ha detto che va servita sempre allo stesso modo? Con uovo, capperi ....
Ecco le mie proposte:
Come prima cosa impastiamo la carne con un po' di sale e un pochino d'olio d'oliva, può essere utile aggiungere un pochino d’acqua fredda per aiutarci.
Siate veloci, non scaldatela troppo.
Se usate tartare da supermercato è già salata, per conservazione.



TARTARE DI PRIMAVERA
Inizio con la mia preferita, a Marzo fruttificano i mirtilli neri, per questo l'ho chiamata di primavera, e con i mirtilli la prepariamo. Semplice e meravigliosa, provatene il connubio.
Al centro mettiamo la nostra polpetta di carne cruda, cospargiamo di mirtilli neri freschi e succosi, una spolverata di polline d'api, un goccio d'olio d'oliva e un po di pepe di Sichuan macinato.
Ciccio e Sazio :-P





TARTARE D'ESTATE
La mia versione estiva è quasi lapalissiana da quanto ovvia, tuttavia ho imparato nella vita di non dare mai nulla per scontato ...
Estiva perché fresca, chi non ha voglia di insalata e pomodoro in estate? E la tàrtare servita direttamente dal frigo in estate poi ... perfetta.
L'insalatina l'ho preparata con lattuga romana, radicchio, asparagi crudi, pomodorini e finocchio fresco.
Ottima con un po' di succo di limone.
Ciccio e sazio ;-)





TARTARE D'AUTUNNO
In questo caso oltre al pizzico di sale, olio e acqua impastiamoci anche del tartufo in pasta o in pezzetti, del colore che più ci piace ovviamente.
Si possono anche trovare nei negozi le tartare già tartufate.
Impiattiamola al centro di un bel piatto e diamole un bel contorno di funghetti e paté di carciofi (in alternativa usate dei carciofini sott’olio) e un filo di olio sempre al tartufo, che profuma bene.
Scoprirete presto il sensazionale abbinamento fra tartufo, funghi e carciofi, un trittico di sapori speciale perfettamente rotondo, che si amalgama ad ogni boccone con il sapore delicato della carne.
Servitela ambiente.
Farete sicuramente una gran figura.
Se la mangiate per secondo fate in modo che anche il primo sia delicato, oppure datevi il tema tartufo e fatevi tutta la serata.
Ciccio e Sazio ;-P






TARTARE D'INVERNO
Procuriamoci del macinato magro fresco, in una padella antiaderente fredda mettiamoci: aglio tritato fresco, salsa Worcester Shire, tabasco, poco peperoncino, sale, salsa di soia e olio di oliva extra. Accendiamo il fuoco e come il contenuto va a bollore svuotiamoci sopra il macinato. Spostiamo la padella sul fuoco più potente e diamogli una bella velocissima scottata mescolandola energeticamente con un mestolo, spruzzata di limone e spegniamo.
Impiattare con pomodoro a pezzetti (che bilancia il salato), olive e qualche cappero, condire ancora un pochino con olio d'oliva e salsa di soia.
Servire tiepida.

Ciccio e sazio :-)

Tartare d'inverno