sabato 5 dicembre 2020
Le regole d'oro per mangiare una buona l'insalatona
giovedì 3 dicembre 2020
Farsi i sott'olio/aceto in casa
Ciao, questa è una ricetta che mi è stata insegnata da una simpatica signora a Treviso, lei me l'ha venduta per il radicchio tardivo, ma vi assicuro che la ricetta è universale.
Prepara l'acqua di cottura in base alle quantità di verdure che devi sott'oliare, facciamo:
- Mezzo litro di acqua con mezzo di litro di aceto.
-Un cucchiaio da cucina di sale più la stessa quantità in zucchero.
Prepara le verdure, lavate, pulite e tagliate in una forma e dimensione consona al uso da vasetto.
Unisci delle spezie a scelta, importante che ci stiano bene con la tua verdura, puoi usare erbette aromatiche, pepe in grani, chiodi di garofano, aglio ... mettine poche che altrimenti predominano.
Porta l'acqua a ebollizione, buttaci dentro tutto tranne i profumi come il rosmarino o le bucce di agrumi che si perderebbero in cottura, aspetta che riprenda il bollore e aspetta ancora un minutino non di più, la verdura non deve essere lessa, ma croccante.
Scola tutto, mettila ordinata con tutte le spezie in un vasetto e ricoprila di olio e coperchiala.
Lasciala fuori per un giorno poi mettila in frigo.
Aspetta qualche giorno poi servila, ottima come antipasto o come contorno.
Ciccio e sazio :D
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Zucca di Halloween con aceto rosso, olio di oliva, pepe nero, rosmarino e aglio |
martedì 12 maggio 2020
Che cos'è la cucina kasher ?
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Candelabro di pane che ho fatto in occasione di una festa di hanukkiah |
E se un giorno dopo il pascolo ti rientra zoppa? Puoi macellarla? Certo che no, se zoppica è ammalata.
Così se non vuoi liberartene l'unica cosa che puoi fare è curarla, ma ... almeno per un anno.
Se dopo un anno la mucca ti zoppica ancora devi considerarla ancora ammalata?
Se sei un vero esperto di Casherut la tua risposta sarà ... no :
Ma come? Eh sì perché una bestia che zoppica dopo un anno di cure se zoppica ancora è solo zoppa.
Solo oggi dopo la Mucca Pazza sappiamo quanto questo sia vero, perché i primi sintomi sono proprio quelli di una bestia zoppa; e in questo caso, non sopravviverebbe di certo un anno ...
(ringrazio di cuore per i suoi insegnamenti Rav Haim)
Shalom a tutti.
A seguire il cosa c’è il come, ossia il metodo, il modo in cui viene allevata una bestia, come viene macellata, come viene prodotto un formaggio, con che caglio, come viene lavata quella verdura, come vengono abbinati gli ingredienti ....insomma un vero e proprio "statuto di leggi". (approfondisci qui Casherut).
Detto tutto questo possiamo finalmente renderci conto la cucina Kasher non si occupa di ricette, ma di alimenti e tecniche, questo significa che noi possiamo fare le melanzane alla parmigiana rispettando la kasheruth nonostante sia una ricetta evidentemente nostrana. Questo delude un pochino le aspettative in quanto volevamo delle ricette ebraiche ma se le ricette ebraiche sono kasher non tutte le ricette kasher devono essere ebraiche.
domenica 12 aprile 2020
Cucinare Sotto Vuoto a Bassa Temperatura
In teoria:
Innanzitutto facciamo un po' di chiarezza sul concetto, cucinare a bassa temperatura significa cucinare fra i 55° e i 65° per svariate ore.
Lo scopo e' quello di cucinare mantenendo le proprietà organolettiche più originali possibili senza corrompere troppo il cibo con la cottura.
Penso che sia abbastanza semplice da capire che meno temperatura si usi, più tempo è necessario per portare il cibo a cottura, ci sono particolari ricette che prevedono anche 48 ore, ma queste lasciamole ai ristoranti specializzati.
I vantaggi sensoriali sono straordinari, il cibo perde meno liquidi di cottura risultando più succoso e soprattutto rimane molto morbido al morso, migliorandone la qualità anche in carni normalmente fibrose; se non avete mai provata l'esperienza vi consiglio di non perderla, la morbidezza dei risultati è incredibile, la carne risulterà talmente tenera che non si infila nemmeno fra i denti, il sapore rimane delicato e il profumo degli aromi rimane persistente.
In pratica:
Per realizzare questa tecnica di cucina ci possono essere diversi metodi, tuttavia in commercio troviamo una vera e propria categoria di strumenti sviluppati proprio per questo lavoro, chiamati Roner: sono dei sistemi di bagnomaria a temperatura controllata dove immergiamo il cibo insacchettato nel sottovuoto, provvisti di termostato e timer ci accompagnano fino alla fine della cottura. Con il sistema Roner l'acqua non tocca direttamente il cibo ma serve a distribuirne in maniera omogenea la temperatura su tutta la sua superficie.
Sottovuoto perché meno aria c'è nei sacchetti più omogenea sarà la cottura, inoltre meno galleggerà stando fuori dall'acqua.
I sacchetti devono essere assolutamente certificati per questo tipo di funzione, plastiche non idonee possono rilasciare sostanze nocive.
Piccola nota di sicurezza, assicuratevi sempre una cottura minima di 55°, temperature inferiori favoriscono la proliferazione batterica anziché limitarla, inoltre se ne rimandate il consumo rigenerate sempre bene il cibo per scongiurare il botulino.
Il Roner che uso io è un "bastone tecnologico" che si aggancia ad una normale pentola da cucina, riempita d'acqua sta in parte in immersione con una resistenza elettrica ed un agitatore, fondamentale per tenere l'acqua in movimento e con essa la temperatura che deve essere più omogenea possibile.
La parte che sporge ha un'interfaccia di controllo dove si deve inserire il grado di cottura e il tempo, lo strumento poi si arrangia, ti avverte quando l'acqua è a temperatura corretta e quando ha finito.
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Esempio di Roner senza vasca, particolare dell'interfaccia |
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Il grande led verde indica che l'acqua è a temperatura |
Quando si parla di sous-vide si pensa sempre alla carne, ma si possono cucinare molto bene anche pesce e verdure, noi per ora concentriamoci sulla carne.
Abbiamo capito che l'alimento va imbustato, sigillato col sottovuoto, facciamolo, si possono aggiungere a bisogno sale, olio, erbette aromatiche e verdure, in base a gusti e ricette.
Per chi non ha la macchina sottovuoto ci sono in commercio dei sacchetti sous-wide a zip a quali non servono strumenti, una volta riempiti i sacchetti si schiacciano con la mano in modo da far uscire più aria possibile e poi si chiude la zip.
Per regolarsi sulla temperatura e sul tempo di cottura si deve far riferimento a chi è più esperto di noi, io mi trovo bene per esempio con questo sito, clicca qui.
Le carni una volta cotte non sono ancore pronte, le parti grasse sono ancora crude al palato e l'aspetto non è di certo rosolato, non preoccupatevi, spostatele dal sacchetto alla padella, scottatele qualche minuto senza rovinare il lavoro fatto fino ad ora.
Nonostante la rosolatura all'interno saranno sempre rosa, no fear, devono essere proprio cosi.
Se non dovete consumarle subito potete tenerle dentro il proprio sacchetto in frigorifero (max 3 giorni) e ultimarle a bisogno, in questo caso scaldatele bene prima di rosolarle.
Ciccio e Sazio :)
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60°x3h Trova le differenze :-) |
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Imbustaggio degli alimenti |
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Braccioletta di Agnello alle erbette aromatiche 60°x3:00H ripassato in padella |
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Spiedino misto ai peperoni 60°x3:00H ripassato in padella |
![]() Salsiccia di suino 60°x 3:00H poi ripassata in padella senza i liquidi di cottura ![]() |
Tagliata di Scottona alle erbette aromatiche cotta 55°x2:30H ripassata in padella
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venerdì 3 aprile 2020
La Friggitrice ad Aria
Inanzi tutto si tratta di un congegno che "frigge" con un vorticoso getto d'aria bollente, il corpo macchina ospita un cestello con relativo sgocciolatoio e il pannello di controllo.
Devi scegliere temperatura e tempo, quando ha fatto ti avverte, generalmente sul pomello della temperatura ci sono delle cotture suggerite, tipo patatine fritte, pesce etc.
Per friggere di solito serve l'olio, allora bagniamo d'olio le cose che vogliamo friggere, possiamo aiutarci con uno spruzzino da olio o con un pennello o semplicemente intingendo il cibo in una ciotola. Dopo di che l'aria bollente surriscalda l'olio sulla superficie del cibo e lo porta in frittura.
Io l'ho provato con diversi piatti ovviamente e con la maggior parte delle cose bisogna riempirlo con intelligenza lasciando gli spazi vuoti fra i pezzi questo perché dove si toccano non friggono, tranne magari le patatine, pero bisogna mescolarle spesso senza romperle. Alcune cose come le alette di pollo possono stare in verticale, cosi si guadagna spazio.
E' fantastico con le cose precotte del supermercato, si mettono ancora congelate, si avvia e vengono una meraviglia, e non serve nemmeno lubrificarle.
Inoltre una cosa molto importante dove voglio orientare le vostre idee, lo chiamano friggitrice... ma in realtà è un fornetto elettrico, se non vuoi friggere, abbassando la temperatura cucini come un forno, attenzione però che l'aria ventilata secca il cibo.
Pro: I vantaggi sono numerosi, friggi con poco olio e il cibo di conseguenza ne assorbe poco, non hai olio esausto da smaltire, l'olio di frittura è sempre fresco.
Se cucini in modalità forno puoi risparmiare di accendere quello della cucina che spesso è troppo grande per quello che facciamo.
Si sporca poco, si lava facile e tutto sommato fa poco odore.
Contro: Di solito il cestello è piccolo e disponendo bene le cose te ne stanno ancora meno , consuma corrente, ha tempi di cottura decisamente superiori, non riesci mai a trovargli un posto fisso in cucina.
Ciccio e Sazio :-)
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Pollo Fritto, da crudo impanato e fritto (chef Alessio Favaro) |
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Costicine di Maiale. Da crude arrostite nella macchina |
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Chiken Nugget. Precotti, fritti ad alta temperatura da congelati senza condimenti aggiunti |
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Salsiccia Lunga. Da fresca cotta in forno |
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Pane fatto in casa cotto da impasto a 200 gradi per 15 minuti |
giovedì 2 aprile 2020
L'insalata di Cesare
Ma da dove arriva? Chi ha viaggiato in America non ha dubbi, è l’insalatona tipica americana, ma per molti americani in realtà è l’insalata tipica italiana, cioè noi l’abbiamo sempre mangiata così, se vieni in Italia la mangi originale, per questo si chiama Cesare.
Non ci può che scappare un sorriso difronte a queste affermazioni ma guardiamo gli ingredienti ufficiali:
Lattuga romana
Crostini di pane soffritti
Parmigiano
Condita con una salsa a base di olio di oliva, uova, succo di limone, aglio e salsa Worcestershire (in pratica una maionese d’oliva all’aglio)
Pollo (gia cotto)
Gli ingredienti non lasciano dubbi, è italiana, quindi? E che c’entra Giulio Cesare?
Nulla. Perché secondo la leggenda si tratta in realtà di Cesare Cardini, uno chef italiano che nel 1924 alla festa del 4 luglio in Messico a Tijuana imbastì questa ricetta sfruttando le ultime cose che aveva più o meno a disposizione. Il successo fu immediato, trasferitosi successivamente a Los Angeles divenne famoso fra le star di Hollywood e il resto divenne storia ... oggi tutti mangiano la Caesar Salad, la famosa insalata ... messicana.
Naturalmente come tutte le ricette ne esistono decine di varianti, consiglio sempre di usare gli ingredienti che più ci piacciono e di non fissarsi mai sull’originale, d’altronde anche Cardini l’ha fatta con quello che aveva e non con quello che voleva...
Ciccio e Sazio ;-)
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Ricetta classica |
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Variante col pomodoro al posto dei crostini |
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variante col pollo fritto senza crostini |
mercoledì 1 aprile 2020
Tagliolini al Sapore di Mare
Tagliolini al nero con bottarga:
Innanzitutto scegliamo dei buoni tagliolini già in nero di seppia, in commercio ce ne sono parecchi, anche freschi, cerchiamo di prenderli di qualità, se cuciniamo con ingredienti buoni metà lavoro è già fatto.
Lessiamoli in abbondante acqua salata come riportato dall'etichetta.
Una volta scollati rimettiamoli nella pentola di cottura ancora un po' umidi dalla scolatura (cosi sporchiamo una sola pentola) olio di oliva e bottarga di muggine del tipo a noi più congeniale.
Col un mestolo di legno mescoliamo energicamente per creare una salsina. Servire caldi.
Come promesso facile facile e anche per questo ottimi come apripista per una serata a tema marino, nel senso che occupano poca attenzione visto che sarete già impegnati anche col resto delle portate.
Ciccio e Sazio :-)
martedì 31 marzo 2020
Consumiamo quel vecchio liquore che è là fermo da decenni sulla mensola
Prendiamo delle fettine di maiale e una vaschetta meglio se in vetro, magari una pirofila ...
Il concetto di base è quello della marinatura, quindi ammorbidiamo le fettine con una salamoia di poca acqua, sale, erbette aromatiche a scelta, un goccio di olio di oliva e come parte acida un liquore a nostro gusto. Se usiamo un distillato come un whisky o una vodka secca otterremo un effetto abbastanza neutro, col rum già diamo un tono più preciso e se usiamo invece dei liquori aromatizzati avremmo un interessante effetto di caramellizzazione degli zuccheri.
Assicurati che la carne sia sempre ben bagnata dalla marinatura, ogni tanto girala.
Per la cottura usa una padella, meglio se antiaderente, ben calda e dai una bella scottata ad entrambi i lati della carne sgocciolata aiutandoti con poco olio, poi aggiungici la salsa di marinatura e portala a fine cottura finche non si addensa un pochino tenendola morbida.
In alternativa alla padella, per un effetto più rustico, scalda bene una bistecchiera magari in ghisa, appoggiaci sopra le fettine sempre ben sgocciolate e cucinatele ad alta temperatura per qualche minuto su entrambi i lati, non serve cucinarla troppo, la carne è più buona se rimane sugosa all’interno.
Nel frattempo metti la pirofila con ancora i liquidi della marinatura (ma senza le fettine che sono in cottura) nel microonde e falla bollire un minuto o due, in questo modo sterilizziamo il tutto, facciamo evaporare l’alcool del liquore e addensiamo la marinatura formando una salsa di condimento.
lunedì 30 marzo 2020
Mangiare la Tàrtare
Ovviamente bisogna apprezzarne la carne cruda, con la quale bisogna creare un legame quasi primordiale, chi non capisce questo non potrà mai mangiarla.
Innanzitutto la carne, ovviamente bovina, potete procuravi la tartare già pronta al supermercato o dal macellaio, in alternativa se la volete macinare voi assicuratevi della freschezza, la carne cruda può essere molto pericolosa se non si seguono le corrette procedure, la prima regola è avvisare il macellaio che la carne che ci serve è destinata a tartàre lui ci consiglierà su freschezza e taglio.
Ma chi ha detto che va servita sempre allo stesso modo? Con uovo, capperi ....
Ecco le mie proposte:
Come prima cosa impastiamo la carne con un po' di sale e un pochino d'olio d'oliva, può essere utile aggiungere un pochino d’acqua fredda per aiutarci.
Siate veloci, non scaldatela troppo.
Se usate tartare da supermercato è già salata, per conservazione.
TARTARE DI PRIMAVERA
Inizio con la mia preferita, a Marzo fruttificano i mirtilli neri, per questo l'ho chiamata di primavera, e con i mirtilli la prepariamo. Semplice e meravigliosa, provatene il connubio.
Al centro mettiamo la nostra polpetta di carne cruda, cospargiamo di mirtilli neri freschi e succosi, una spolverata di polline d'api, un goccio d'olio d'oliva e un po di pepe di Sichuan macinato.
Ciccio e Sazio :-P
TARTARE D'ESTATE
La mia versione estiva è quasi lapalissiana da quanto ovvia, tuttavia ho imparato nella vita di non dare mai nulla per scontato ...
Estiva perché fresca, chi non ha voglia di insalata e pomodoro in estate? E la tàrtare servita direttamente dal frigo in estate poi ... perfetta.
L'insalatina l'ho preparata con lattuga romana, radicchio, asparagi crudi, pomodorini e finocchio fresco.
Ottima con un po' di succo di limone.
Ciccio e sazio ;-)
TARTARE D'AUTUNNO
In questo caso oltre al pizzico di sale, olio e acqua impastiamoci anche del tartufo in pasta o in pezzetti, del colore che più ci piace ovviamente.
Si possono anche trovare nei negozi le tartare già tartufate.
Impiattiamola al centro di un bel piatto e diamole un bel contorno di funghetti e paté di carciofi (in alternativa usate dei carciofini sott’olio) e un filo di olio sempre al tartufo, che profuma bene.
Scoprirete presto il sensazionale abbinamento fra tartufo, funghi e carciofi, un trittico di sapori speciale perfettamente rotondo, che si amalgama ad ogni boccone con il sapore delicato della carne.
Servitela ambiente.
Farete sicuramente una gran figura.
Se la mangiate per secondo fate in modo che anche il primo sia delicato, oppure datevi il tema tartufo e fatevi tutta la serata.
Ciccio e Sazio ;-P
TARTARE D'INVERNO
Procuriamoci del macinato magro fresco, in una padella antiaderente fredda mettiamoci: aglio tritato fresco, salsa Worcester Shire, tabasco, poco peperoncino, sale, salsa di soia e olio di oliva extra. Accendiamo il fuoco e come il contenuto va a bollore svuotiamoci sopra il macinato. Spostiamo la padella sul fuoco più potente e diamogli una bella velocissima scottata mescolandola energeticamente con un mestolo, spruzzata di limone e spegniamo.
Impiattare con pomodoro a pezzetti (che bilancia il salato), olive e qualche cappero, condire ancora un pochino con olio d'oliva e salsa di soia.
Servire tiepida.
Ciccio e sazio :-)
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Tartare d'inverno |